• I CATALOGHI: Come consultarli

    a cura di Emanuela Lenti


  • LE BIBLIOGRAFIE: Come leggerle e compilarle

    a cura di Antonietta Angelica Zucconi









  • I CATALOGHI

    Testo tratto dalla pagina COBAI

    (testo di Emanuela Lenti)

     
    1. i cataloghi a schede
    2. i cataloghi online

     

    Nelle biblioteche, fino a pochi anni fa, l'unico modo di effettuare una ricerca bibliografica avveniva  attraverso la consultazione di un catalogo cartaceo, a schede o a stampa, con le relative intrinseche limitazioni. I bibliotecari specializzati, nell'ansia di mediare nel modo più esaustivo possibile l'informazione, cercavano di affinare i cataloghi al meglio, nell'intento di creare molteplici accessi all'informazione.

    Pur nella correttezza della presentazione della notizia bibliografica (regole di descrizione standardizzate, per non disorientare l'utente; cataloghi classificati volti a superare le barriere semantiche; cataloghi collettivi etc.), è indubbio che la ricerca bibliografica su materiale cartaceo presenta due grossissimi problemi:

    1) la lentezza del reperimento della notizia;
    2) la difficoltà nell'individuazione dell'opera cercata, in relazione alla tipologia di catalogo interrogato. 

    Con l'avvento ed il sempre maggiore sviluppo dell'informatica, l'approccio del bibliotecario verso l'utente è stato positivamente rivoluzionato.

    La rete internet e un sapiente lavoro di data entry hanno offerto possibilità quasi illimitate nel reperimento dell'informazione bibliografica, sia essa volta alla ricerca di un testo specifico, su territorio mondiale, sia al reperimento di informazioni su argomenti di interesse e relativi database bibliografici o documenti a testo pieno.

    Attualmente in molte biblioteche i cataloghi on line affiancano quelli tradizionali a schede. Alcune biblioteche hanno completamente eliminato il catalogo cartaceo e mettono a disposizione dell'utenza stazioni di interrogazione on line; altre, pur disponendo di un sistema informativo, non ne ammettono l'utilizzo diretto da parte dell'utente; altre ancora affiancano alla consultazione tradizionale quella sul calcolatore, permettendo sia l'accesso al sistema informativo locale che alle risorse informative in rete.

    L'interrogazione su catalogo cartaceo avviene mediante semplici regole, la conoscenza delle quali rimane in ogni caso propedeutica per ogni successiva e sofisticata ricerca on-line.

    L'interrogazione su catalogo on-line avviene generalmente mediante la ricerca con parole chiave, tramite troncamenti e/o sistemi di "combine" (operatori logici booleani and, or, not).

    Ciò detto, si rendono necessarie brevi note esplicative per muoversi agevolmente nel panorama offerto dalle risorse in rete, fermo restando che la richiesta di aiuto al bibliotecario continua ad essere essenziale per ridurre al minimo il rischio di perdersi fra le numerosissime indicazioni on-line. 


    I CATALOGHI ONLINE

  • a) la strategia di ricerca
  • b) i metamotori

    Generalmente l'interrogazione su catalogo on-line avviene mediante la ricerca con parole chiave, tramite troncamenti e/o sistemi di "combine" (operatori logici booleani and, or, not).

     

    GLI OPERATORI LOGICI BOOLEANI

    AND : L'operatore AND permette di selezionare documenti che contengano un concetto definibile da più termini specifici. Esso permette un raffinamento tra documenti che possono risultare generici o comprendere concetti non utili per l'individuazione dei testi cercati.

    OR : L'operatore OR seleziona documenti che contengono più concetti. Questi possono essere contenuti nei testi in combinazione con altri od essere presenti in maniera isolata. Il risultato della ricerca fornirà documenti che contengano anche uno solo degli elementi cercati.

    NOT : L'operatore NOT permette un raffinamento tendente ad escludere alcuni concetti non interessanti ai fini della ricerca. L'insieme di documenti ottenuto non conterrà elementi che possano generalizzare e non centrare la ricerca.


    LA STRATEGIA DI RICERCA

    Come con i cataloghi cartacei, i punti di partenza sono e rimangono legati al tipo di informazione che già possediamo ed alle finalità della nostra ricerca. Ciò che è importante evidenziare e che sembra all'apparenza ovvio è proprio capire cosa ci aspettiamo dalla nostra ricerca. Abbiamo detto che le possibilità di reperire informazioni sono quasi illimitate ed è proprio per questo che dobbiamo restringere al massimo il pericolo del "rumore" nelle nostre ricerche, ovvero una massa enorme di informazioni spesso non di nostro interesse. È per questo che parliamo di "strategia". Vale sempre la pena di spendere qualche minuto per pianificare la nostra ricerca ed individuare parole chiave estremamente specifiche. Ciò vale sia per la consultazione di motori di ricerca generali (google, virgilio, etc) che, e soprattutto, per motori di ricerca specializzati (scirus, banche dati bibliografiche etc.).

    I casi sono due:

    1) La nostra ricerca è finalizzata alla localizzazione di un documento di cui conosciamo i riferimenti bibliografici (autore, titolo);

    2) La nostra ricerca è finalizzata alla localizzazione di un documento di cui conosciamo l'argomento.

     Vediamo il caso n.1 (trovare un documento conoscendo l'autore o il titolo):

    Abbiamo a disposizione numerose banche dati che ci consentiranno il reperimento del documento, sia se cerchiamo un articolo, quindi un periodico, sia se cerchiamo un libro, quindi una monografia. La rete di Ateneo GARR e le numerose iniziative de La Sapienza ci indirizzano alla consultazione dei seguenti archivi informatizzati:

    Se cerchiamo un articolo  possiamo utilizzare molti strumenti, tra cui i principali sono:

    a) i PERIODICI FULL-TEXT messi a disposizione dalla BIDS - Biblioteca Interateneo Digitale de "La Sapienza", e dall' Emeroteca Virtuale. L'accesso deve avvenire mediante il collegamento da un qualsiasi pc de La Sapienza, o tramite BIXY.

    b) ACNP - Archivio Collettivo Nazionale dei Periodici , curato dall'Università di Bologna e dal C.N.R., aggiornato on line dalla quasi totalità delle biblioteche italiane universitarie e di enti scientifici; fornisce le localizzazioni di pubblicazioni periodiche, il posseduto delle varie biblioteche e le modalità di richiesta di fotocopie di articoli, oltre alle informazioni sulle biblioteche stesse. La richiesta di fotocopie di articoli (Document Delivery) deve sempre avvenire tramite il bibliotecario.

    La localizzazione di articoli può avvenire anche su cataloghi stranieri come, ad esempio, quelli delle maggiori biblioteche mondiali, che forniscono un servizio di Document Delivery a pagamento:

    ·       La British Library di Londra (http://blpc.bl.uk)

    ·       La Library of Congress di Washington (http://www.loc.gov)

    Se cerchiamo una monografia abbiamo a disposizione molti OPAC, cioè archivi bibliografici, vere e proprie banche dati, che localizzano i documenti conservati nelle varie biblioteche (siano essi periodici o monografie), fornendone una descrizione bibliografica completa:

    a) S.B.N. (Servizio Bibliotecario Nazionale), nei suoi due accessi: locale, ovvero del Polo (http://opac.uniroma1.it) de La Sapienza e della regione Lazio e Indice Nazionale (http://opac.sbn.it). Esso riunisce tutte le informazioni bibliografiche con relativa localizzazione ed informazioni sulle biblioteche per quanto riguarda il patrimonio bibliografico (periodici e monografie) della quasi totalità delle biblioteche italiane.

    b) M.A.I. (http://azalai.cilea.it/mai/) È un multiopac, ciò significa che interroga  contemporaneamente numerosi cataloghi italiani (periodici e monografie) pur non facenti parte di un unico indice nazionale (come SBN). Anch'esso dà l'accesso a informazioni bibliografiche complete con relative localizzazioni e link ai vari siti delle biblioteche e dei cataloghi interrogati.

     

     Se la nostra ricerca è finalizzata al reperimento di documenti su un determinato argomento e campo disciplinare, il nostro interesse deve essere rivolto a prodotti che individuano testi indicizzati e che forniscono l'indicazione o il full-text di quanto da noi cercato. Siamo dunque al caso n.2.

    I METAMOTORI DI RICERCA 

    a) METABIDS (http://metabids.citicord.uniroma1.it) Un caso a parte è il motore di ricerca messo a punto dal progetto BIDS, esso interroga indifferentemente banche dati a pagamento, acquisite da La Sapienza e banche dati gratuite, banche dati bibliografiche (Repertori) e/o banche dati full-text. Dispone di un'unica interfaccia di ricerca e come nei multiopac la ricerca avviene contemporaneamente sui vari archivi. Esso fornisce quindi informazioni su testi da localizzare successivamente o direttamente testi liberamente scaricabili e stampabili. La ricerca avviene in campi multidisciplinari, ma consente anche la selezione di banche dati specifiche.

    b) SCIRUS (http://www.scirus.org). E' un metamotore scientifico di ricerca. Effettua la ricerca su banche dati scientifiche e tecnologiche fornendo abstracts e spesso full-text.

    c) GOOGLE (http://www.google.com). E' il metamotore generico universalmente conosciuto, ma da non trascurare assolutamente, poichè fornisce moltissimi link a documenti, a banche dati sia bibliografiche che scientifiche e spesso anche full-text.

    Google ha poi sviluppato motori di ricerca più specifici, nel campo degli articoli accademici con il prodotto Google scholar (http://scholar.google.it), o con un motore di ricerca dedicato alle monografie Google books (http://www.google.it/books/).

    La ricerca deve comunque essere effettuata con l'assistenza del bibliotecario che individuerà la banca dati specifica del campo di interesse.

    Questi sono solamente esempi di risorse in rete. La Biblioteca Virtuale A&I del CoBAI potrà indirizzare nello specifico settore chi si appresta alla ricerca bibliografica.

     

    B.I.D.S. (Biblioteca Interateneo Digitale de La Sapienza) (http://bids.citicord.uniroma1.it)

    L'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", attraverso il progetto BIDS, offre agli utenti dell'Ateneo l'accesso gratuito a numerose banche dati, periodici elettronici, e-books e  testi elettronici in genere ed il conseguente rapido recupero dei testi di interesse in full-text. Il coordinamento delle biblioteche delle varie aree disciplinari ha permesso l'acquisizione programmata di risorse elettroniche e la conseguente disponibilità gratuita in linea, collegandosi da qualsiasi calcolatore dell'Ateneo. Alcune risorse sono state prodotte dalla BIDS e/o da strutture de La Sapenza.

    Per fornire la maggiore assistenza possibile e una più ampia possibilità di ricerca è stato creato un accesso remoto tramite un proxy server di medicina e tramite il prodotto BIXY

    Oltre al metamotore METABIDS (http://metabids.citicord.uniroma1.it), di particolare rilievo è INFOLEGES (http://www.infoleges.it), il metamotore giuridico liberamente consultabile su internet e la Biblioteca Italiana (http://www.bibliotecaitaliana.it), raccolta di testi classici della letteratura italiana, prodotto dall'Istituto di Studi filologici, linguistici e letterari, e patrocinato da  BIDS, CIBIT, MIUR, ICCU, ADI.

     



    LA RICERCA BIBLIOGRAFICA SU CATALOGO A SCHEDE
    La ricerca bibliografica è determinata dal punto di partenza.

    Punto di partenza 1:
    Reperire un documento conoscendo i principali riferimenti bibliografici.

    Dati conosciuti: autore e/o titolo

    Metodo di ricerca:
    1. consultazione del catalogo per autori o del catalogo per titolo
    2. analisi del posseduto
    3. richiesta del testo
    4. lettura o prestito

    Punto di partenza 2:
    ricercare informazioni disponibili su un determinato argomento, non possedendo riferimenti bibliografici.

    Dati conosciuti: argomento

    Metodo di ricerca:
    1. consultazione del catalogo per soggetto o del catalogo classificato
    2. analisi del posseduto
    3. richiesta del testo
    4. lettura o prestito

    Nel caso in cui il testo non sia posseduto dalla Biblioteca in cui l'utente si trova, gli strumenti che potranno aiutarlo a reperire il documento cercato sono:
    • i repertori,
    • i cataloghi collettivi,
    • le risorse informative in rete
    che permettono l'accesso alle banche dati nazionali ed internazionali, ed eventualmente il prestito interbibliotecario o il servizio di document supply (fornitura di fotocopie).

    Icataloghi cartacei sono composti di schede consultabili in biblioteca seguendo l'ordine alfabetico e la successione rigida delle parole nei vari campi della descrizione. Si dividono in:


    IL CATALOGO PER AUTORE

    Nel catalogo per autore le schede sono ordinate alfabeticamente secondo l'intestazione (o parola d'ordine) che generalmente è costituita dal cognome dell' autore dell'opera o, per opere con più di tre autori, o anonime, dal titolo, secondo le norme di catalogazione R.I.C.A. e secondo gli I.S.B.D. (M)
    Esempio di scheda per autore



    IL CATALOGO PER TITOLI

    Le schede sono inserite in ordine alfabetico della prima parola significativa del titolo. Gli articoli non sono presi in considerazione a meno che non siano significativi per la comprensione del titolo o siano usati come sostantivi.

    Esempio di scheda per titolo



    IL CATALOGO PER SOGGETTO

    Risponde all'esigenza di dare una connotazione di contenuto al testo che si presenta all'utente: si cerca cioè di dare una informazione su quanto è esposto in esso. Il "Soggettario per i Cataloghi delle Biblioteche Italiane" a cura della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e pubblicato dall'I.C.C.U. (Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche) detta le regole di catalogazione per soggetto, oltre a fornire un elenco di circa 23.000 voci principali, 100.000 rimandi e 10.000 suddivisioni. Il catalogo per soggetto, essendo legato all'ordine alfabetico e a terminologie specifiche, può generare contrasti espressivi: è importante creare una strategia di ricerca accurata.

    Esempio di scheda per soggetto



    IL CATALOGO PER CLASSIFICAZIONE

    Risponde all' esigenza di dare una connotazione di contenuto al testo che si presenta all'utente; è rigidamente legato a codici precoordinati e, non essendo legato ad espressioni linguistiche, supera tali barriere ed offre le informazioni tramite codici numerici od alfanumerici. L'ordine numerico permette di trovare l'argomento cercato insieme con argomenti affini e di trovare in quel determinato punto del catalogo tutte le opere che trattano l'argomento di interesse, conservate nella Biblioteca.

    Esistono vari sistemi di classificazione in uso nelle nostre biblioteche universitarie. Essi rispondono all'esigenza di classificare lo scibile umano incasellandolo in sistemi variamente strutturati per materie o classi. I sistemi pił diffusi sono la C.D.U. (Classificazione Decimale Universale) e la C.D.D. (Classificazione Decimale Dewey). Partendo entrambi da una ripartizione dello scibile in 10 classi principali (da 0 a 9), organizzano le varie suddivisioni con notazioni numeriche decimali (vedi tabelle all’allegato 3). Queste notazioni sono estensibili e procedono dal generale al particolare, scendendo a livelli spesso molto specifici. Le schede sono ordinate nello schedario secondo l'ordine numerico della classificazione adottata. Per facilitare la consultazione vengono inserite alcune schede"vedetta" con l'indicazione dell'argomento corrispondente al codice di classificazione.

    Esempio di scheda per classificazione



    IL CATALOGO DEI PERIODICI

    Oltre ai cataloghi dedicati alle monografie, la maggior parte delle biblioteche possiede un catalogo dove vengono raccolte ed ordinate alfabeticamente per titolo le schede relative ai periodici in abbonamento o comunque conservati nella Biblioteca. Le regole di descrizione sono dettate dalla normativa U.N.I. 6392, dalle regole R.I.C.A. e dalle I.S.B.D.(S) (International Standard Bibliographic Description for Serials). La scheda catalografica dei periodici propone all'utente una descrizione dettagliata sulla "vita" del periodico stesso, riportando, oltre ovviamente alla consistenza di quanto posseduto dalla biblioteca, l'anno di nascita del periodico, la città di edizione, l'editore, il tipo di periodicità, gli eventuali cambiamenti di titolo ed il numero standard I.S.S.N. (International Standard Serial Number) che, essendo univoco, permette l'esatta individuazione del periodico cercato. Il numero I.S.S.N. è preceduto dalla sigla della nazione ed è costituito da 8 cifre in 2 sequenze. L'ultima cifra è di controllo.

    Esempio di scheda di periodico

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    ultimo aggiornamento marzo 2009