Biblioteca Centrale della
Facoltà di Ingegneria
"G. Boaga"
(1873)


Sede: Edificio principale - secondo piano
Indirizzo: Via Eudossiana, 18 - 00184 Roma
Telefoni Direzione: 0644585673 / 064744058
Telefono Sala Distribuzione: 0644585221
Telefoni Uffici: 0644585671 / 672 / 448
Fax: 0644585673
E mail: boaga@itcaspur.caspur.it
Barattucci.uniroma1.it
Colarossi.uniroma1.it
Direttore: Giovanni Sibeni
Riferimento Personale: Giorgio Bacchiocchi, Laura Barattucci, Luciano Benedetti, Maurizio Colarossi, Maria Laura Morichetti, Franco Petulla', Claudio Segatori


informazioni generali

ORARIO DI
APERTURA
Lunedì 9.00-19.00 Giovedì 8.30-19.00
Martedì 8.30-19.00 Venerdì 8.30-19.00
Mercoledì 8.30-19.00 Sabato 8.30-19.00
Chiusura: agosto
Posti di lettura: 220
Numero dei volumi: 65.000
Numero periodici: 450
Numero dei periodici in corso:105
Cataloghi posseduti: Autore, Soggetto, Sistematico c.d.u., Titoli, e Periodici.
(Sistema automatizzato SBN).
Reti esterne:Internet
Attivazione SBN:Si

Consultazione catalogo S.B.N. polo " La Sapienza "

Consultazione catalogo S.B.N. nazionale

Consultazione catalogo A.C.N.P.


regole

Per il prestito
E' consentito ai docenti e agli studenti della Facolta' d'Ingegneria.
La Biblioteca gestisce il servizio prestito secondo una specifica normativa che ricalca il regolamento organico delle biblioteche pubbliche statali (D.P.R. 1501 del 5/9/1967) con le modifiche che le particolarita' e le esigenze di una Biblioteca universitaria di Facolta' rendono indispensabili. Per accedere al prestito e' necessaria una iscrizione al servizio. La tessera di iscrizione, che ha valore annuale, e' rilasciata a studenti iscritti alla Facolta' di Ingegneria. Per ottenerla occorre:
una fototessera;
il libretto universitario con il timbro dell'anno in corso;
un documento comprovante la propria identita'.

La tessera e' rinnovabile all'inizio di ogni anno solare dietro prova di iscrizione alla Facolta'. Le tessere si rilasciano al mattino dalle ore 10 alle ore 12.


La durata del prestito e' di 10 giorni. In caso di necessita' si puo' prorogare la durata, purche' nessun altro lettore abbia richiesto la medesima opera e purche' l'interessato si presenti di persona, non oltre la scadenza, a richiedere la proroga. L'inosservanza di queste regole comporta la sospensione dal prestito, oppure l'esclusione e in casi estremi, la sospensione degli esami di profitto nella Facolta'.
Si puo' concedere in prestito non piu' di un'opera per volta, fino ad un massimo di due volumi, anche se l'opera e' composta da piu' di due volumi.
E' consentito il prestito soltanto per le opere possedute in piu' copie, affinche' una copia resti sempre a disposizione per la lettura in sala. Per conoscere quali sono le opere possedute in copie plurime occorre fare attenzione se la collocazione (che e' in alto a destra nella scheda del catalogo) e' seguita dalle diciture bis, ter, quater ecc. Per esempio, una collocazione con la seguente dicitura:
- 43. B. 315.
- 43. B. 315bis.
indica un'opera in un solo volume di cui si posseggono due copie; oppure:
- da 41. C. 560 ^ 1-2.
- a 41. C. 560 ^ 1-2quinquies.
indica un'opera in due volumi di cui si posseggono cinque copie.
Nel modulo di richiesta va indicato con esattezza l'esemplare desiderato.
A norma di regolamento non tutte le sezioni sono ammesse al prestito, anche se contengono opere in copie plurime. In particolare sono sempre escluse dal prestito tutte le opere la cui collocazione inizia con la sigla CONS. , oppure FM. , come tutti i periodici.
Si ricorda che a norma di regolamento, il beneficiario del servizio prestito e' responsabile di persona dell'eventuale danneggiamento dell'opera ricevuta, poiche' e' vietato espressamente prestarla a terzi.

Per la consultazione
La consultazione dei libri in sala lettura e' consentita, purche' l'utente sia in possesso di un documento valido con fotografia.
E' necessario utilizzare il modulo di richiesta fornito allo sportello nel quale va indicato con esattezza l'esemplare desiderato.
Si possono concedere in lettura non piu' di due opere per volta, fino ad un massimo di quattro volumi.


notizie
La Biblioteca Centrale fu costituita nel 1873 come Biblioteca della Scuola di Applicazione degli Ingegneri in Roma, ma essa gia' preesisteva dal 1817 quando Pio VII istitui' la Scuola di Ingegneria di Roma, come semplice fondo librario.
Il vero fondatore della Biblioteca fu Valentino Cerruti che seppe darle una tale larghezza d'indirizzo da farne la prima biblioteca del genere in Italia. Attualmente la Biblioteca centrale e' intitolata al Prof. Giovanni Boaga insigne matematico. Essa e' stata ristrutturata nel 1976 dall'architetto Enrico Mandolesi che ha inserito elementi d'avanguardia nella preesistente struttura antica, mantenendo il ballatoio e l'antico portale della Biblioteca dei Canonici Lateranensi di S. Pietro in Vincoli, risalente al 1768 e trasportato nella attuale sede nel 1938. Essa e' stata cosi' suddivisa su due piani di cui il superiore e' un vassoio sospeso al soffitto con travi d'acciaio e collegato all'inferiore da un'ampia scala a chiocciola sempre in acciaio.
Fra il materiale di particolare interesse si annoverano : la serie completa delle norme U.N.I.; la Gazzetta Ufficiale a partire dal 1875 (con una lacuna dal 1917 al 1951); il fondo Marino; il fondo Virgili; una raccolta di leggi e decreti dello Stato Pontificio; un pregevole fondo di idraulica nel periodo Pontificio; periodici tedeschi, inglesi e francesi degli inizi dell'elettrotecnica; una notevole raccolta di opere di architettura e archeologia, in particolare i disegni relativi ai primi scavi di pompei; un fondo di architettura e tecnica militare dal 1500 al 1800. Fra le tante opere interessanti figurano una seconda edizione, datata 1758, dell'Encyclopedie di Diderot e D'Alembert; una copia autografa (una degli unici 500 esemplari esistenti) dell'opera di A.G. Eiffel "La Tour de 300 metres" sulla progettazione e costruzione della famosa torre parigina; e ancora lo studio del 1800 sul teatro dell'Opera di Parigi di J. L. C. Garnier, e traduzioni del '600 e '800 del "De Architectura" di Vitruvio.


Last update 21-9-98 by Matteo Apolloni e Domenico Ciucci

Progetto grafico: Filippo Santi e Maurizio Spada